sabato 29 novembre 2014

Colei che abbatte

Sicuramente per motivi autobiografici stasera mi stanno uscendo dei pensieri che non mi erano mai venuti in mente, riguardo alla nostra strega del mare. Il fatto che alcune idee ci mettano molto tempo ad affiorare alla coscienza, non significa affatto che esse debbano essere giuste, o particolarmente acute.. ma dato che questa rubrica mi serve a tirare fuori dalle fiabe dei significati più o meno nuovi e che possano funzionare, ma assolutamente senza pretese di correttezza.. beh, non vedo perché non scrivere una interpretazione magari sbagliata, ma che funziona per me.
Dunque la sirenetta è cresciuta con una nonna che le insegna un solo stile di vita, pur raccontandole tutto ciò che conosce dell’altro mondo. Questo fa onore alla nonna, ma non toglie il fatto che quando la sirenetta manifesta il sogno di andarsene e cambiare vita, le viene detto, in buona sostanza, che sarebbe completamente scema e sbaglierebbe in pieno, a farlo. La sirenetta, che ci tengo a ricordarlo non possiede la bambola-istinto di Vassilissa, ne’ la tutela bonaria dei sette Nani come Biancaneve, la sirenetta dicevo prende e si reca da Colei che rappresenta ciò che sua nonna non è. La strega è cattiva e violenta, ma ti da ciò che desideri, non te lo nega trattandoti come una eterna bambina incapace di decidere. Almeno così pare.
La strega infatti, non si rivela una iniziatrice che, a suo modo, Ascolta e Insegna. La vecchia di questa storia dice “ah per me fai un po’ quello che ti pare. Comunque la tua idea fa schifo e ti porterà solo dolore. Ecco qua il modo per ottenerla. Paga e vattene” Non chiede alla sirena cosa significano i suoi sogni e desideri, non le chiede perché si sente così inquieta, non la accompagna lungo il suo cammino.
E, ancora peggio, le taglia la lingua. Quando la sirenetta effettivamente soffrirà a causa delle proprie scelte, non potrà dire una parola. Parafrasando questa cosa, non si potrà lamentare, perché sarà senza lingua e la strega “glielo aveva detto”. Se fai qualcosa che quelli più vecchi ed esperti di te definiscono un errore, puoi farlo, ci mancherebbe, ma non hai più il diritto di parlare.


Quindi, stasera, questa strega del mare mi ricorda molto da vicino qualcuno.. qualcuno che dice “fai tutto quello che ti pare, ma la gioia, l’amore, il piacere ti saranno negati se lo farai, e non potrai nemmeno lamentarti, o gridare, ma nemmeno cantare e ridere forte perché anche se avrai dei momenti di felicità (i giorni sereni della ragazza con il principe) ti costeranno continue pene e difficoltà (i piedi che sanguinano) e, alla fine, sarai umiliata e non avrai ottenuto nulla (il principe sposa un'altra). E non avrai nessun diritto di lamentarti o di urlare a tutti chi sei. Ah, e volevo anche aggiungere che mi stai proprio sulle palle.”
Il punto, qual è? Che tutto ci suggerisce che, di fatto, la strega abbia ragione. Alla sirena vanno tutte storte, e avrebbe dovuto capire che sarebbe stato così, nel momento in cui avesse scelto di rifiutare il proprio corpo, di amare qualcuno che non era in grado di amarla per ciò che era davvero, di far dipendere la propria felicità da lui e non da se’ stessa, di inseguire qualcosa troppo al di la’ delle proprie possibilità. La strega ci azzecca quando dice quel mucchio di cose orrende. E perciò inizialmente pensavo.. beh se la strega ha ragione allora la sirenetta ha torto. E va bene anche se la strega ha quel modo totalmente pessimista, crudele, sbrigativo e votato a ferire gratuitamente : il fatto che la strega dispensi solo negatività è subordinato al fatto che ha ragione su quello che accadrà.


Ma.
Sarà un finale alla cattolica, d’accordo, ma è innegabile che la sirena approda ad un finale di gioia e gloria, che ne’ la strega, ne’ la nonna, ne’ le sorelle, ne’ il principe, ne’ lei stessa, avevano previsto o anche solo immaginato. E’ innegabile che, quando la sirenetta ritrova la vera se’ stessa pur riconoscendo che ha fatto delle scelte sbagliate, e quindi accoglie il perdono e la pietà e l’abbandono (per il principe, e per se’ stessa), in quel momento Rinasce nella felicità.. allora forse la strega se la può ficcare dove dico io, tutta la sua negatività. Può tenersi le proprie cattiverie dette solo per distruggere le aspettative di gioia di coloro che si trova di fronte. Fanculo il suo pessimismo e pure il suo realismo gretto e crudele. La strega non dice “percorrere questa Strada è difficile e spesso doloroso, ma è la Strada giusta”. Non dice “devi morire ma rinascerai”. Non dice “mangerò quello che sei adesso, ma ti sto insegnando a difenderti e ad usare tutto quello che hai”. No. Questa toglie all’Anima (la sirenetta) ciò che lei ha, le predice una serie di sfighe e non si preoccupa di insegnare, di adattare il proprio insegnamento a Colei che ha di fronte. Non si preoccupa di Ascoltare. Non si preoccupa di far Vedere che oltre allo schifo, alla paura, alla morte, ci sono la potenza, il coraggio, la vita. E allora, anche se ha ragione, e anche se offre la Pozione alla sirenetta, non sono tanto sicura che la aiuti a Crescere ed a diventare Sovrana. Forse davvero la sirena ha fatto bene, comunque, a provarci, e la strega ha completamente tradito il proprio ruolo perché ha usato la propria conoscenza per fare boriose "predizioni del futuro" invece che per Insegnare.
Quindi, per concludere questo post incazzato e contorto, torno ad usare un mio vecchio ma sempre valido epiteto: VAFFANCULO, brutta strega.

1 commento:

  1. Uhm... come dissentire? Eppure, forse la strega non è soltanto la brutta stronza. E' semplicemente legge naturale - spietata senza alcuna morale o sentimento - e ci ricorda che quando ci avviciniamo alla verità - lontano dalle rassicuranti parole della nonnina - c'è da morire per le proprie ragioni, per il proprio amore. E non sempre in senso figurato, e non ci saranno braccia amiche perché quelle rimandano alla nonnina amorevole. La guerra sarà la nostra e la perdita sul piano della storia una certezza. Eppure. La vittoria è al di là del reale, precisamente nell'amore che trascende e diventa nuvola.
    La strega oggi: il mondo naturale contabile del sistema capitalistico. Si capisce qualcosa?
    Un caro saluto, Lu...

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