mercoledì 27 febbraio 2013

oggi sono io

Stanotte scrivo qui per dire che.
Che ho timore, perché le cose belle della mia vita, le cose importanti, le scelte in cui credevo, le prese di posizione, le ho sempre pagate. E mi chiedo quando comincerò a pagare, stavolta.
Che ho timore, perché nessuno ottiene tutto ciò che vuole.
Che ho timore, perché ho ancora i pezzi di cuore attaccati con lo sputo, e non sono affatto sicura che reggerò.
Che ho timore, perché c'è chi conta su di me e temo di non essere all'altezza, sempre e da sempre.
Che ho timore, perché non so cosa ci sarà in futuro per me e per chi amo.
Che ho timore, perché col mio passato ho imparato bene che tutto può andare storto.
Che ho timore, perché l'odierna felicità non mi ha fatto dimenticare, ne' mi ha fatto perdere la razionalità.

Stanotte scrivo qui per dire che.
Che sono felice, perché mia figlia è una luce straordinaria.
Che sono felice, perché sono sana e ogni giorno purtroppo vedo che tanta, troppa gente non lo è.
Che sono felice, perché dentro di me è tornato quel senso di aspettativa che ti fa sperare e credere che forse le cose andranno bene.
Che sono felice, perché c'è qualcuno che tiene a me, non per interesse o per instabilità psichica.
Che sono felice, perché posso andare in vacanza fuori dall'Italia dopo anni.
Che sono felice, perché non ho chiesto nulla ma ho tenuto botta, ed ora forse sto iniziando a raccogliere qualcosa.
Che sono felice, perché ho amiche ed amici che mi stanno e mi sono stati vicini come poca altra gente al mondo, nella storia.
Che sono felice, perché so dare un nome ai miei timori.
Che sono felice, perché cerco ogni giorno di buttar via le balle dalla mia vita.
Che sono felice, perché dopo quasi cinque anni di attesa oggi so che io, e solo io, ho la responsabilità, i diritti, la potestà su mia figlia, che ho cresciuto allevato mantenuto amato accudito protetto curato accompagnato difeso coccolato senza suo padre, da quando è nata. Io l'ho sempre saputo e dimostrato. Oggi l'ha detto anche un Tribunale.
Sono Genitore. Decido io. Sono libera.

Stanotte scrivo qui per dire che.
Che non ho paura.

Lo voglio dire a tutti. A lei, che ha paura ma vuole me. Ai miei genitori, che giudicano ma mi amano tanto. Agli amici, che mi stanno vicini in silenzio e con affetto. A chi lavora con me, che mi vede come una un po' matta ma ha stima di me. A chi legge qui, che mi stupisce sempre perché, appunto, legge qui. Alla terapeuta che mi ha tirato su dal pozzo. A chi provava pena per me.
Lo voglio dire a tutti.

Oggi io non ho paura.

venerdì 22 febbraio 2013

i fiori neri di Artemisia

c'è un nuovo blog nell'etere. Lo scrive Lu. Una penna meravigliosa, che nell'ultimo anno aveva scritto quasi solo per se, e per alcuni intimi, ma non più online.
Per fortuna possiamo di nuovo leggere qualcosa di suo. :)
In bocca al lupo, mi raccomando non smettere, e un abbraccio :)

www.fiorineri.blogspot.it

eleonora la strega



riporto un brano tratto dal bellissimo articolo di Scylla sul sito Il Tempio della Ninfa, a cui potete accedere cliccandolo qui a fianco.. :)

La tradizione popolare attribuì ad Eleonora non solo doti di coraggio, ma anche straordinari poteri divinatori e di profezia. Del resto come avrebbe potuto una regina avere successo in un mondo popolato da maschi cinghiali, se in lei non avesse risieduto un'anima di strega?
Oltre che per queste doti, la giudicessa viene ancora ricordata per il suo senso di giustizia e per l'arte di cambiar forma grazie al travestimento.
Regolarmente perlustrava in lungo e in largo il suo regno, per rendersi conto in prima persona delle condizioni di vita della propria gente, ascoltandone di nascosto le ragioni, per far si che il nuovo codice di leggi, La Carta de Logu, fosse quanto più vicino alle loro necessità.
Così indossava abiti da popolana, da contadina, da vecchietta o addirittura da cavaliere, cambiando travestimento ad ogni nuovo viaggio, in modo da non essere riconosciuta dai suoi sudditi.
Un giorno, travestita da vecchina, incontrò un gruppo di suoi soldati che prendevano a calci le brocche che un povero vasaio aveva posto sulla strada ad asciugare. A nulla valsero le suppliche dell'uomo, che senza il denaro ricavato dalla loro vendita avrebbe visto la sua famiglia morir di fame.
Quando la regina si fece avanti ammonendo il loro comportamento incivile, questi la sbeffeggiarono, convinti che si trattasse solo di una povera vecchia. Ma nel momento in cui ella si mostrò a loro in tutta la sua regale persona, levandosi di dosso lo scialle nero che le copriva una parte del viso, essi chinarono la testa, confusi e spauriti. La giudicessa risarcì il vasaio del danno subito, detraendo dalla loro paga il valore dei vasi rotti.
Ma la nostra eroina aveva dalla sua anche un'altra dote: l'astuzia. Non è mai esistito castello nei territori di Arborea che non fosse stato conquistato da Donna Eleonora con furbizia, oltre che con coraggio e temerarietà. Riusciva a soprendere il nemico e ad avere la meglio su di esso grazie ai suoi ardimentosi piani e travestimenti.

Come mi piace questa visione delle cose. Come mi piace pensare che una donna così forte e coraggiosa avesse dei modi esoterici e segreti, oltre che delle doti innate, per trovare il proprio coraggio. Come mi piace capire e provare a far capire che la parola "strega" qui intende più il concetto di "donna di conoscenza" che di "maga, incantatrice, fattucchiera". Come mi piace pensare che le svariate diatribe su quale sia effettivamente stata la vera residenza di Eleonora (ci sono in ballo un sacco di luoghi dove si presume lei abbia abitato) possano anche essere un altro segnale del fatto che lei, come il falco, girava..e magari aveva un piccolo nido in luoghi diversi..sì sto sognando..ma anche i sogni vanno bene a volte..

Questa Donna come le altre di cui ho parlato finora è una donna coraggiosa, decisa, forte. A differenza delle altre, questa è stata una donna con in mano il potere temporale, e non "solo" spirituale..è importante, perché troppo spesso, vedendo l'attualità o leggendo i libri di storia, siamo testimoni di quanto il potere temporale sia una vera arma a doppio taglio, che inquina e marcisce chi lo detiene e chi ne è governato. Inoltre, troppe volte risulta chiaro quanto davvero le donne siano estromesse da un certo genere di potere, e non lo dico per demagogia o populismo, ma perché ho gli occhi e le orecchie e per accorgersene bastano quelli.

Quindi, un giorno prima delle elezioni, ribadisco il piacere che ho provato a scrivere il mio insignificante contributo su questa donna dududu.

sabato 9 febbraio 2013

donne dududu6: Eleonora d'Arborea

prendi una notte, nel 1324, e una grande aquila che volteggia e si posa sulla torre più alta del castello. Tutti provano a scacciarla, ma lei non si muove. Aspetta..cosa?
"E' nata una femmina!". Questo, aspetta. L'aquila lancia un grido, e si leva in volo con la sua eleganza e fierezza.
Prendi una bambina che fin dalla più tenera età sembra in simbiosi coi rapaci, e ne ha uno, un falco cacciatore, come compagno di giochi. Chissà come l'avrà chiamato.
Prendi una ragazza che sposa un uomo potente, perché chiaramente la sua famiglia doveva stringere alleanze di un certo tipo, e invece di piangersi addosso adopera il proprio matrimonio per stringere alleanze sempre più forti.
Prendi una donna che guarda suo padre e poi suo fratello governare una regione sarda, l'Arborea, che grazie a lei ha un legame nientemeno con i Doria. A saperlo manco me lo facevo chiedere di sposarlo guarda.
Prendi una donna che, quando anche il fratello muore, spinge da tutte le parti (governatori re regine) perché sia il proprio figlio ad avere il Giudicato (ossia il dominio) della regione. Manda perfino suo marito dal re, il quale simpaticamente decide di tenerselo come ostaggio, e fare "ciao ciao non era una candid camera" alla suddetta moglie desiderosa di potere.
Prendi questa cara mogliettina che parte all'azione, seda la congiura contro la propria famiglia e si autoproclama giudicessa, secondo l'antico diritto regio sardo. Ora, tale diritto dice effettivamente che una donna poteva succedere sul trono al padre o al fratello. Però tale legge andava contro quelle regie e quelle aragonesi, entrambe potenze pronte a mettere gli artigli su Arborea. Quindi la signora con un gesto del genere rivendica una antica autonomia, di origine altomedioevale, e dichiara che la sua famiglia, e lei, sono pieni sovrani dei loro territori, e tali restano.


Fin qui potresti dire di avere una donna con le palle sì, ma alla resa dei conti solo perché assetata di potere, e che vuoi ne abbiamo viste e ne vediamo tante, chessaràmmai.
E invece, tadan, ecco che ti sorprendi a leggere che la giudicessa ha promulgato una serie di leggi tra le più moderne del suo tempo, espresse in modo chiaro e valide per tutti. Per tutti, capito?!?! cioé tipo che "tutti gli uomini liberi sono uguali davanti alle Legge". Senza distinzione di classe sociale, nel 1383 in Sardegna. Che neanche adesso, Italia 2013, per dire. E te dici "sì beh ma gli uomini liberi, allora che gli schiavi erano merce di scambio quotidiana, non erano comunque mica tutti". E lei che ti fa? Libera i "lieros", i servi. Ah ah. Altri articoli riguardavano la tutela di donne e bambini, l'autonomia del territorio, l'impiego di truppe locali e non solo mercenarie per difendere le proprie terre. La Carta de Logu, così si chiama, fu estesa a tutti i territori anche dopo che lei morì, e rimase in vigore fino al 1827. Ah, naturalmente una delle norme tutelava i falchi dal bracconaggio. Hai visto mai.
Prendi che oggi c'é una razza di falchi che si chiama con il suo nome, o meglio in Italia li chiamiamo "I falchi della Regina", mentre in tutte le principali lingue si chiamano "Falchi di Eleonora". Come siamo furbi noi italiani guarda. Vabbé.
Prendi tutto questo, e molto altro di cui parlerò nei prossimi post, perché sennò non c'è gusto.
Ed ottieni l'eroina sarda più amata, durante la sua vita e dopo la sua morte.
Ecco Eleonora, per me.

lunedì 4 febbraio 2013

meravigliaaaaaaa



grazie a Jacopo Fo ed al suo blog per aver postato questo video..giocare è la chiave di tutto, come sempre :)
viva la gioia, viva la vita :)
sì lo so..viva anche la.. :D :D :D

sabato 2 febbraio 2013

imbolc



i primi bucaneve fanno capolino dalla bruna terra..ci aspettano ancora giorni freddi e difficili, ma come sempre la dolce Primavera arriverà.. :) accendete candele bianche, preparate dolcetti, bevete un po' di latte e lasciatene un bicchiere sul balcone, vicino alla candela..nella riflessività della Luna calante arriva puntuale la candida Brighid.. :)