domenica 8 giugno 2014

Le tredici Lune, Luisa Francia

Alla festa erano invitate le tredici fate.

La prima entrò, portò la tempesta di vento e disse:

“ Ho visto la viltà e le oppongo lo sdegno.”

La seconda fata portò con sé pioggia e disse:

“ Ho visto la violenza e le oppongo il potere”.

La terza fata portò neve e disse:

“ Ho visto la confusione e le oppongo risate”.

La quarta fata portò gelo e disse:

“Ho visto la menzogna e le oppongo la forza di trasformazione”.

La quinta fata portò ghiaccio e disse:

“ Ho visto il tradimento e gli oppongo l’ispirazione”.

La sesta fata entrò, portò pietre e disse:

“ Ho visto l’odio e gli oppongo il sapere”.

La settima fata spalancò la porta, portò con sé i raggi della luna e disse:

“Ho visto la stupidità e le oppongo la responsabilità”.


Entrò l’ottava fata, portò la luce del sole e disse:

“ Ho visto la distruzione e le oppongo il piacere”.

Con una risata leggera la nona fata aprì la porta e parlò:

“ Ho visto la durezza e e le oppongo il fluire delle acque”.

La decima fata fece irruzione attraverso la porta e parlò:

“ Ho visto la paura e porto con me la danza”.

L’undicesima fata entrò e disse:

“ Ho visto l’invidia e le oppongo la tenerezza”.

La dodicesima fata entrò e parlò:

“ Ho visto la malattia e le oppongo la musica”.

Infine entrò la tredicesima fata e tutte si sedettero a un grande tavolo a forma di triangolo.

“ Ho visto la sottomissione, ovunque “ disse la tredicesima fata alle sue sorelle. “

E ora è tempo di contrapporle la libertà”.

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