giovedì 15 aprile 2010
malombra
Un romanzo pazzesco.Davvero. Per carità, è un polpettone ottocentesco a tratti pallosissimo, ma per la maggior parte è davvero bello. Mi piacciono le descrizioni degli ambienti, interni ed esterni, perché davvero sembra di essere lì. Mi piace come Fogazzaro si dilunga nell'analisi dei sentimenti e della psicologia dei personaggi principali, perché si vede che Freud iniziava già a lasciare dei segni. Mi piace come si senta, specialmente in alcuni tratti ed in un paio di personaggi, l'interesse dell'autore per la causa Risorgimentale, che non dovremmo dimenticare soprattutto quest'anno che è il 150esimo anniversario della discesa dei Mille. E da garibaldina convinta, lo festeggerò come merita alla faccia dei secessionisti.Mi piace anche come, comunque, si veda palesemente l'enorme religiosità di Fogazzaro, che sembra ingenua e "pura" ma invece non lo è per nulla, e tantomeno è bigotta e cieca, ma anzi è frutto di una costante lotta interiore, con le passioni i desideri ed i timori di una persona dall'animo sensibile e tormentato. Mi piace come finisce, perché non è ovvio e lascia spazio alla fantasia.
Detto ciò, non è propriamente il romanzo che mi porterei da leggere in spiaggia, per carità. Ma la marchesina Marina di Malombra, con quel suo nome da strega, matta come un cavallo, bellissima e crudele, ha un fascino indubbio. Altro che quella rompiballe di Emma Bovary, per parlar chiaro. Sì, anche Marina fa la mantenuta, ma il suo modo di fare fa sembrare che sia grandioso poterla mantenere, che lei faccia a tutti l'onore della sua presenza. E, per quanto una così possa sembrare odiosa, ci vuole talento per essere altera e distaccata e stronza a quei livelli. E provaci tu ad essere così maledettamente magnetica, per tutti ma proprio tutti.Quella sì che ha la stoffa, altroché.
Il mio preferito è Steinegge, quell'incallito di un rivoluzionario, che si presenta dicendo "Steinegge, bandito dalla famiglia perché amavo troppo le donne e bandito dalla patria perché amavo troppo la libertà."
Vuoi aggiungere altro? Fantastico, a dir poco.
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preferisco letture su argomenti quotidiani o comunque su epoche più recenti.
RispondiEliminap.s.: sono entrato anche io nel club! ti avevo anche avvisato via messaggio...
romanzi di autori contemporanei ne ho letti un po' più di un centinaio..a volte mi sono piaciuti, altre meno, e siamo d'accordo sul fatto che le letture attuali sono forse più fresche o interessanti, anche come stile.
RispondiEliminaCiononostante, sono dell'idea che senza il passato è assolutamente impossibile capire il presente..
grazie, a presto ciao! :)