venerdì 29 giugno 2012
storie di anguane
domani scade la cinquantesima settimana, ed eccomi qui col libro numero quarantanove.
Il cinquantesimo ve lo posto domani sera, last minute:)
Intanto parlo di questo gioiellino scritto da un'autrice anonima che si firma AnguanaMadre (ovviamente), e che parla solo ed esclusivamente, appunto, di Anguane. Libri sugli esseri fatati ce ne sono tanti, ma "monografie" su un solo genere, fra l'altro abbastanza circoscritto (dicono) dal punto di vista geografico, sono più rare.
Le anguane sono degli esseri molto conosciuti soprattutto qui da me, in Veneto, ma anche in varie altre zone del nord italia, e per chi non le ha mai sentite si potrebbe dire che assomigliano un po' alle sirene..sono esseri legati talvolta ai boschi ma soprattutto all'acqua, fortissimamente, ma hanno le gambe, anche se secondo i cristiani nascondono piedi e gambe caprini sotto le vesti..stanno nascoste alla vista dei mortali ma quando appaiono sono ammaliatrici, bellissime, irresistibilmente seducenti e bravissime in tutto ciò che fanno, sia curare la casa che guarire con le erbe che crescere i figli. Sono tremendamente vendicative se vengono offese o maltrattate, ma non tradiscono mai una promessa. Alcune sono delle vere e proprie combattenti, e a cavallo di furiosi destrieri neri spazzano le valli la notte di Samhain per punire chi va punito..ma tutte, anche le guerriere, sono pietose con chi è buono e capaci di atti di enorme bontà e gentilezza..
Ah perbacco! Non assomigliano tanto alle sirene..assomigliano alle donne..
Credo serva poco altro per esprimere la dolcezza ed il fascino che mi ha trasmesso questo libro. Raccoglie nella sua prima parte una lunga descrizione delle caratteristiche delle varie Signore Anguane ed un elenco di luoghi dove vivevano e vivono (luoghi dove, un po' alla volta, io ovviamente sto andando a passeggiare per dare un pensiero alle mie sorelle..).
Nella seconda sezione ci sono poco più di trenta magnifiche storie, raccolte dalla cultura popolare ed alcune ancor oggi raccontate dai vecchi dei nostri paesini, storie tutte da leggere e gustare. E, non servirebbe nemmeno dirlo, tutte vere.
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