domenica 9 ottobre 2011
povera piccina
La biografia corredata di numerose fotografie di Belle Poitrine, attrice di cinema e teatro, ballerina, cantante, donna di mondo, stella della vita culturale americana dagli anni venti fino a dopo la seconda guerra mondiale..dice lei. In realtà una donna gretta, egoista, attaccata solo al potere ed al denaro, ignorante come nessuna e furba anche se apparentemente scema, e soprattutto una delle più grandi puttane della storia del mondo.
Tu inizi a ridere alla pagina uno, e finisci un tantino dopo aver concluso la lettura del libro. Il personaggio migliore di Patrick Dennis rimane probabilmente zia Mame, almeno per me, ma pure questa donna è una trovata straordinaria. Tutto quello che le capita nella vita, ed il suo modo assurdo e divertentissimo di affrontare gli eventi, tutte le sue convinzioni da megalomane, tutte le sue interpretazioni di feroci critiche come se fossero sinceri complimenti, tutta la falsità con cui riveste la propria vita, tutte sono trovate straordinarie. E sotto, fra una risata e l'altra, ti accorgi che Dennis sì ha giocato di fantasia, sì ha esagerato, ma si è ispirato a persone che tutto sommato, con le dovute differenze, esistono eccome. Tutti conosciamo qualcuno più o meno così.
Egoisti. Arroganti. Venali. Menefreghisti verso tutto ciò che è fuori di loro. Bugiardi. Incapaci di amare per la maggior parte della vita, o forse per tutta. Disinteressati a qualsiasi ideale che non sia il proprio profitto. Vi viene in mente qualcuno, sì? Leggendo il romanzo, tu senti una certa amarezza pensando alla cattiveria di questa allucinante donna, e soprattutto pensando al fatto che non è poi così irreale. Ma l'autore è talmente creativo, tagliente, sarcastico, sveglio da farti ridere di gusto per tutto il tempo, leggendo le peripezie di Belle, la Povera Piccina. Il merito di Patrick è proprio quello di farti impazzire dalle risate mentre racconta la vita di quel mostro di donna che farebbe venire la pelle d'oca per l'orrore, in se' e per se'.
Mi viene da pensare che, forse, questo è un buon modo di affrontare la gente così. Certo, non quando combinano qualcosa di veramente grosso, ma per quanto riguarda i comportamenti meno "gravi", ma quotidiani e iper fastidiosi di questa gente, forse la soluzione è davvero ridere loro addosso. Pensare a quanto sono dei ridicoli falliti. Non ha importanza se nella realtà pratica sono persone di successo, o ricche e famose, non importa se sono il tuo capo, un tuo parente, l'ex della persona che ti piace, o ancor peggio l'Ufficiale della persona che ti piace. Non importa se sono la persona in fila con te alla Posta o quella che viene in libreria e chiede "ma precisamente cosa sarebbe un romanzo?", non importa se sono critici d'arte o cassiere stronze di supermercato. Sono così insopportabili che la sola cosa che puoi fare per sopravvivere loro è fingere che siano personaggi di Patrick Dennis. Ridicoli.
Una risata li seppellirà.
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