sabato 1 ottobre 2011

il coperchio del mare


Banana Yoshimoto non delude mai. Con quello stile di scrittura inconfondibile, sempre delicato, pacato, elegante, intenso. Alcuni scrittori, come lei, non avrebbero nemmeno bisogno che fosse scritto il loro nome sulla copertina del libro. Basta che tu legga dieci righe e capisci che sono loro. Adoro.
La storia in se' è semplice, senza grandi sconvolgimenti o emozioni. Ma le profondità che raggiunge sono abissali, pur senza tanti discorsi filosofici. La profondità che percepisci nelle descrizioni di una natura amata davvero, col corpo prima ancora che con il cuore e la mente. La profondità che percepisci nella dolcezza con cui si affrontano temi come la gestione del lutto, ma anche l'effetto che l'avidità e la globalizzazione fatta male hanno sui paesi ed i loro abitanti. La profondità che percepisci dall'analisi dei caratteri e stati d'animo delle protagoniste, e della loro amicizia.
Un'amicizia che nasce per imposizione, si sviluppa in fretta, fiorisce in un'estate, ed è di quelle che non si spezzeranno mai più. Un'amicizia che sa di amore, c'è poco da fare.
Nel libro come nella vita ci si mette un po' a capirlo (almeno io ci ho messo un po'). Anche se con una persona senti quell'intesa ai limiti della telepatia, quell'affetto che a volte neanche i fratelli, quel divertimento che non smetti un attimo di ridere, quelle sensazioni che sono inequivocabilmente amore, non significa che devi per forza averci una relazione, con questa persona. Penso che in certi casi, se invece che come amicizia si fosse sviluppato come relazione, quel rapporto non sarebbe stato affatto così profondo e sincero. Perché se la persona che hai davanti è tua amica, non stai a mascherarti per apparire migliore, non pensi a omettere dai tuoi racconti le cose imbarazzanti o che potrebbero ferire l'altro, non pensi a dimostrare niente. Sei tu, al cento per cento. Forse sono le relazioni migliori queste. Che ti frega del sesso, degli ormoni o della gelosia. Che ti frega di dover rendere conto di dove vai, con chi sei, come ti vesti. Che ti frega di dire ti amo. Che ti frega di fare la divisione dei beni.
Non voglio sminuire l'amore di coppia, assolutamente. Dico che l'amicizia, se è così, non solo non ha nulla da invidiare all'amore, ma ha da insegnare.
Le due protagoniste di questo gioiello di libro sono anime gemelle e sono perfette insieme. Perché sono come sono, l'una con l'altra. Perfette come il più perfetto dei boccioli di ciliegio. Ce ne ho messo a capirlo. Ma ora che l'ho capito, me lo tengo stretto come un tesoro prezioso.

4 commenti:

  1. Mi hai fatto venire voglia di leggerlo!! é_è
    Primo acquisto del nuovo (e spero ultimo) anno accademico!...
    Dalla descrizione appare come uno dei classici libri che senti di dover divorare...per il quale non ci sono orari, impegni, stanchezza o distrazioni che tengano: sa da leggere tutto d'un fiato.

    Oltre ad adottarti quale Guru, mi sa che diventerai il mio catalogo libri =P

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  2. ahahah grazie! è lento, come tutti i suoi libri..ma è originale, inaspettato..speciale direi.. :)
    baci!

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  3. Faccio l'avvocato del diavolo: ma nella vita reale quante sono le amicizie così? Non si tratterà forse che dopo il romanticismo e l'esaltazione dell'amore di coppia, alla nostra era post-tutto non sia rimasto che l'esaltazione dell'amicizia?
    Faccio il bastardo e propongo un'equazione demente: un amico sta all'amore come un cane a un figlio.
    Niente Crack cara M., pura e semplice provocazione.
    Alla fine però come al solito mi hai convinto, leggerò questo romanzo che proponi!

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  4. è vero, amicizie così sono rare. Perciò quando ne trovi una, è bene riconoscerla, apprezzarla, e tenerla stretta..quando trovi amicizie così la vita cambia. Non penso che l'amicizia debba o possa sostituire l'amore, così come l'amore non sostituisce l'amicizia. Nessuna relazione deve sostituirne delle altre, ognuna secondo me deve avere valore per ciò che è, per la sua peculiarità. Poi ovviamente è il mio pensiero, e sai bene che apprezzo sempre le critiche e che "welcome to provocation" è uno dei miei motti ;)
    ciao mansbian :)

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