giovedì 10 maggio 2012
il tuo nome nel buio
scrivere d'amore non è mai facile se provi a non cadere nella banalità. Non è mai facile quando ciò che vuoi dire potrebbe venire considerato davvero troppo strano. Non è mai facile quando le parole non ti sembrano in nessun caso quelle giuste.
Perché ogni amore è uguale ma diverso. Perché tutti sono stati innamorati ma certi generi d'amore sono più rari, e con questo non intendo migliori, affatto. Solo rari. Difficile spiegare, difficile capire, se non hai capito già.
Giàlosapete.
Una bolla fuori dal tempo, dallo spazio, dalle singole vite, dalla quotidianità.
La netta, nettissima sensazione di essersi già conosciuti in un'altra vita, e di non aver chiuso il cerchio nemmeno allora. L'altrettanto netta sensazione che il cerchio non si chiuderà nemmeno in questa, di vita, e che ci si ritroverà ancora, nella prossima o in quelle dopo. E anche se a volte vorresti concludere, chiuderlo sto cavolo di cerchio, in realtà dentro provi una gioia inspiegabile all'idea che vi ritroverete, in forme diverse, in altri tempi, in luoghi nuovi.
L'inequivocabilità del fatto che certe cose non capitano solo per caso, e non capitano due volte nella vita. E non importa come finirà o se finirà ma tu sai perfettamente che, in un modo o nell'altro, secondo le tue e le sue capacità possibilità indole carattere, devi cogliere l'occasione.
Una sensazione che non cambia nulla nella tua vita quotidiana, ma cambia completamente la tua vita interiore, e diciamocelo la vale in buona parte.
Chiudi gli occhi e non è che immagini quella persona, ma sai che quella persona è lì, con gli occhi chiusi come i tuoi, e le sue mani come le tue si muovono da sole e percorrono nell'aria la forma del tuo corpo come le tue col suo, sentono i tuoi capelli come tu i suoi, e la tua testa si appoggia all'aria ma è alla sua spalla che si sta appoggiando, e la sua testa senti che ti pesa su un braccio.
Non è tanto per dire.
Quando dico che certi amori non hanno Tempo, non è una frase da cioccolatini, è proprio quello che intendo LETTERALMENTE. Che per certe cose, per certi amori come per certi riti come per certi luoghi magici, il Tempo non esiste.
Quando dico che sento certe sensazioni non intendo che immagino l'evento ed il mio corpo reagisce, io non immagino niente ma semplicemente, di punto in bianco, mi sento FISICAMENTE come descrivo, sento l'abbraccio, sento il profumo dei capelli, sento la forma della bocca.
Quando dico che ho fatto un sogno e so cosa significa per quella persona, e alla stessa maniera so quando quella persona ha sognato me, anche se non ce lo diciamo, non è un'espressione poetica per dire che siamo in connessione, è proprio REALMENTE quello che succede.
Letteralmente. Fisicamente. Realmente.
Scrittura. Corpo. Realtà.
La mia vita E' scrittura, corpo e realtà.
Questo amore è niente nel senso "pratico", ma per la mia anima è un amore letteralmente, fisicamente, realmente.
Questo intendo quando dico che è l'amore della mia vita.
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Sai che leggo sempre, quando c'ho tempo.
RispondiEliminaAnche perchè tu "produci molto", al contrario di me, che sembro distillare ogni cosa che scrivo...e forse, in effetti, un fondo di verità c'è.
Sai che raramente commento perchè, nel mio caso, mi sembra di sottolineare concetti già bene espressi qui sopra. Mica per altro.
Però 'sta volta un commento lo lascio volentieri.
Sai che quando si parla e, soprattutto, si scrive di sentimenti ci si sente un po' come un pugile che abbassa la guarda e scopre il fianco. Perchè in fondo, più sinceri di così, più lucidi di così, raramente ci capiterà d'essere nella vita di ogni giorno.
Ti ammiro M. per la limpidezza di quel che hai scritto.
Forse perchè io, ancora adesso, in tema di amore, non mi sembra d'averci capito molto.
Ti voglio bene :)
P.
Pensieri così belli mi fanno sentire parte di un'umanità che è capace di andare oltre il reale. Grazie per condividerli in questo blog...
RispondiEliminaAmore: come ogni realtà che ha senso, è una realtà interiore; un cerchio impossibile da completare perché è nel movimento desiderio che il cerchio si disegna. La realtà esterna è pronta a regalare l'illusione di chiudere il cerchio: potranno venir fuori infinite forme. Alcune orribili. Alcune meravigliose. Ovviamente, non aspettarti nel mondo reale alcun cerchio...
grazie..è rarissimo che io scriva di getto, e anche questo post in alcune sue parti è stato scritto dopo alcuni minuti di riflessione, per trovare delle parole non dico giuste, ma almeno decenti..ma posso comunque dire che è uno dei post che più mi sono usciti lisci, senza rileggere e correggere, senza pensare troppo a cosa sto dicendo.
RispondiEliminaHai ragione P, ho scoperto molto il fianco scrivendo queste cose, e ne ho paura. Ho paura che mi vedano debole, mentre per me questo post è una delle espressioni di forza più potenti che ho avuto negli ultimi anni. Perché, come fa capire Lulù, ho avuto il coraggio di dire fuori dai denti che sì, questo amore è completamente fuori dalla realtà. Che so che non ci sarà una storia "normale" fra di noi. Lo so che ci sarà sempre un' Ufficiale e non sarò io. Lo so che in questa vita non staremo insieme come una coppia nel senso comunemente inteso. Ma per la prima volta riesco a dire che non temo questo, non temo il fatto che questa persona non sarà mai "mia", non temo il fatto che ci sarà un altra Ufficiale a credere di possederla, questa persona. Non temo il fatto che non saremo una coppia normale. Non siamo mai stati una coppia normale. Le storie normali finiscono, o si trasformano in qualcosa che a me, personalmente e discutibilmente, non funziona. Noi non siamo normali, per fortuna e a volte purtroppo. Non siamo stati insieme normalmente neanche un minuto. Non siamo mai stati insieme, e non ci siamo mai persi. Anni. Vite. Tempi improvvisi sconosciuti ed eterni. Mai niente di normale.
E' per questo che dureremo per sempre.
Io lo so. Quella persona lo sa. E finalmente ora lo sanno anche coloro che mi chiedono di parlarne, o che leggono qui. :)
grazie cari, grazie.
"We’re insane but not alone" come ho scritto al commento dell'ultimo post sul mio blog . E, ripeto, ti/vi ammiro per la freschezza con cui andate avanti, nonostante le comprensibili difficoltà. Personalmente non credo più, ormai lo sai, ai rapporti "normali" farciti con discorsi d'ascensore. L'ho scritto anche qualche giorno fa ad una vecchia conoscenza. Ci piacerebbe dare un'immagine di noi sempre tutta d'un pezzo, di quelli che non cannano mai, di quelli che sanno sempre quel che fanno. Tipo John Rambo nella giungla del Vietnam, tanto per. E per tanti va così, manco fosse un dictat. Da parte mia, io resto con i miei errori e le mie cicatrici, senza nasconderle. Perchè mi ricordano da dove sono partito e da dove vengo. E apprezzo il coraggio di chi sa mostrarsi "debole" perchè significa che sa fare i conti con se stesso.
RispondiEliminaUn abbraccio