venerdì 6 gennaio 2012
la discesa di Inanna
lo scorso anno avevo già parlato di questo antico testo, e finalmente l'ho trovato e l'ho letto. Siccome non so bene da dove iniziare, perché qui le profondità sono abissali, parto buttando lì un po' di stronzate, nozioni raccapezzate a random.
Dunque, le tavolette di argilla dove è scritto questo testo sono state rinvenute a fine Ottocento durante degli scavi archeologici nell'antica Nippur. Quindi stiamo parlando dei Sumeri. Perché io sono una tipa ipermoderna :)
Le interpretazioni del mito più conosciute e riconosciute sono due, quella legata ai cicli delle stagioni quindi allo scorrere della Natura, e quella psicoanalitica.
Ma.
Siccome sia io che voi miei tre lettori siamo tutti calviniani al cubo, non serve neanche che vi stia a dire che, come dice Calvino appunto, noi non siamo qui per interpretare e spiegare i miti. I miti vanno letti e presi così. Alla lettera. Come sono. In tal modo, primo impariamo il loro stile in totale sincerità e senza cercare spiegazioni artificiose; secondo, apprezziamo la storia, semplicemente, che è una storia sempre straordinariamente bella; terzo, riusciamo a stupirci della grandiosità di queste manifestazioni culturali di popoli che noi consideriamo primitivi, poco evoluti (ah ah ah....noi con la nostra minchia di Grande Fratello..vabbé).
Quarto, se davvero leggiamo i miti in tutta sincerità e senza cercare di spiegarceli in maniera razionale, e se a questo aggiungiamo un po' di fortuna, un'anima particolarmente sensibile ed aperta almeno per un minuto al giorno, ed un momento propizio e raro come un buco spaziotemporale, allora succede..l'imprevisto. Il miracolo. L'illuminazione. La MAGIA......Succede che la storia si apre verso di te e, come una divinità generosa, ti da Amore. Succede che il mito, i suoi personaggi, le sue implicazioni segrete e incerte e oscure, i suoi molteplici rimandi ad altre magie, la sua energia primordiale potentissima, entrano in te. Per un attimo magari, perché poi o leggi Wikipedia o le note a fine testo o un articolo e tutto questo ti riporta alla solida, rassicurante, fredda realtà. Ma quell'attimo, nel quale il Mito è entrato in te, ah, quell'attimo vale tanto, se ti accorgi che c'è stato e se non ti spaventi, se decidi di accoglierlo, anzi di cercarne altri.
Inanna è la dea della fertilità, del cielo e della terra, della vita. Va a trovare sua sorella, Ereshkigal, che è la Signora dell'oltretomba. Che già qui puoi iniziare a dire che in realtà la sorella è il lato oscuro di Inanna stessa.
Per arrivare fin dentro agli Inferi, deve passare sette porte, e man mano togliersi gli indumenti. Perché di fronte alla Verità della Vita e della Morte si arriva nudi, si abbandona tutto.
E poi..e poi muore, e rinasce, e cerca, e punisce, e si commuove, e risolve le cose in modo inaspettato, e ama, e prega, e...ed è da leggere, ragazzi.
Millenni di storia, misteri, riti, sacrifici, credenze, racconti, Inquisizione, uomini che non capiscono, parole sussurrate, notti insonni, riflessioni più o meno conscie, pianti e paura e coraggio, gioia e consapevolezza. Millenni di fuochi sacri e animali mitici, studi sulla condizione e la storia femminile, leggende su sante e streghe e fate, di sentimenti, matriarcato prima e poi silenzio e sottomissione per alcune, ribellione ed indipendenza per altre, coltivazione della propria autonomia in segreto per altre ancora. Tutto è qui, perché Lei è tutto. La Grande Madre. Penso che prossimamente parlerò ancora di libri o articoli che studiano i miti sulla Dea, perché è un mondo a dir poco straordinario, esaltante e vastissimo.
Per intanto, mi limito, con questo post chilometrico, ad invitarvi a conoscere quel vulcano di Inanna.
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Sono sempre stata affascinata dai miti e dalle leggende. Sara che mio padre, quando ero bambina, invece di Cappuccetto Rosso e Biancaneve mi raccontava di Iside e Osiride, Orfeo, Icaro e il Minotauro... non l'ho mai ringraziato per questo e penso che dovrei farlo!
RispondiEliminaC.
A volte mi chiedo cosa ci faccio io a leggere il tuo blog e tu il mio... Poi viene fuori un fiore come questo e mi viene solo da piangere di commozione...
RispondiEliminaGrazie per condividere questi momenti di luce che danno senso all'esistenza...
grazie! :) questo è uno dei rari post che ho scritto che piacciono abbastanza anche a me :) sarà che l'argomento è magnifico.. Luca sei un tesoro, C veramente ringrazialo il papà perché quello che ti ha fatto è un dono più unico che raro.. baci
RispondiEliminaRimango sempre stupefatta nel leggerti... affascinata, commossa... viene voglia di imparare di approfondire, di stupirsi...
RispondiEliminaAle
grazie stellina..sei sempre più adorabile..smack
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