giovedì 10 giugno 2010
teresa
Povera Teresa, mi viene da dire finché leggo il libro.
Ma mi viene anche da dire dell'altro. Tipo: ma che cazzo fai, Teresa?! Oppure: svegliati, Teresa! Ancora: prendi tutti a calci nel culo, Teresa! Lo stronzo di tuo padre, le troie delle tue sorelle, il bastardo che ti fa promesse senza mai mantenerle, il paesino di merda dove vivi. Tutti a calci in culo, Teresa!
Ma se Teresa si fosse comportata così, significherebbe che ho letto un altro libro e non quello di Neera.
Questo invece parla di sudditanza, dolore rassegnato, desiderio di vivere che spinge per uscire ma si trova tutte le porte chiuse a doppia mandata.
Parla di una reclusa che è anche carceriere, perché per prima accetta la propria condizione e non alza mai la testa.
Parla di una donna tremendamente e dolorosamente maschilista, perché in fondo è convinta che sia giusto così. Che le donne siano per natura inferiori. Che siano nate per servire e obbedire. Che il destino non si possa, se non cambiare, quanto meno indirizzare. Che il dominio maschile, fuori e dentro le mura domestiche, sia legge divina.
Parla di una donna che ama intensamente, ma non cerca di amare liberamente. Sì, le è proibito. Ma a lei va bene.
Parla di una donna che si vergogna della propria ignoranza, ma non fa nulla per saperne di più, per accedere alla cultura. Certo, le è preclusa. Ma a lei va bene.
Parla di una donna che aiuta tutti ed è gentile e onesta, e di un paese piccolo e pettegolo, nel quale a volte lei si sente isolata. E non se ne va. Certo, non ha mezzi. Ma a lei va bene.
Parla di una donna che ha il terrore di un padre borioso e tiranno che non le ha mai fatto una carezza, ma al quale lei non dice mai nemmeno "puoi starmi vicino papà?". Oppure "ti stai comportando di merda, papà". Ma a lei va bene.
Parla di una donna che si innamora di uno che non fa niente di veramente concreto per lei, e lei gli resta fedele per la vita, invece di dirgli di andarsene a baciare il culo a Satana. Ma..lo sapete già. A lei va bene.
Accetta supinamente il corso noioso e triste e ingiusto degli anni, senza mai fare nessuna scelta propria. Piange, e piange, e piange, ma si sente intimamente inferiore a qualsiasi uomo e immeritevole ed incapace di farle, le scelte proprie.
Non è come Emma Bovary, una stronzetta boriosa. Questa è una palla lagnosa e sfigata. Da stronzetta boriosa a sciaquetta noiosa quindi.
Mi viene da dire, Teresa, che un primo passo potrebbe essere comprarti un paio di scarpe tipo quella della foto.
In fondo, mi viene anche un altra cosa da dire.
Una cosa tipo: vaffanculo, Teresa. Da tutte le donne come me.
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clap clap
RispondiElimina...ma qualcosa più nel dettaglio del libro?
personalmente preferisco non scrivere dettagliatamente dei libri..non sono un critico e non faccio recensioni, ma esprimo solo quel che sento in merito ai libri che leggo.E per un riassunto basta cercare su qualsiasi motore di ricerca, questo blog non è sicuramente all'altezza..
RispondiElimina:)
ciao!
lo sai, vero, che indirettamente stai mandando a fanculo la tua migliore amica che poi sarei io? già...ci sono cose che ti devo raccontare, ma non adesso, mi serve qualche giorno per stabilizzarmi, facciamo prima passare questo compleanno di merda!
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