mercoledì 16 giugno 2010

eva


di nuovo Verga, di nuovo con una delle sue primissime prove letterarie. Non il Verga più conosciuto dunque, quello del Verismo, ma un Verga più giovane, che ancora non ha trovato lo stile a lui congeniale.E alla faccia di congeniale, il Verismo se l'è inventato lui ed ha rivoluzionato la narrativa. Comunque, non divaghiamo.
Eva è una ballerina, e un giovanotto si innamora di lei, come tanti altri giovanotti. Lui è un poveraccio che tenta di diventare un grande artista, ma lei straordinariamente ricambia inizialmente l'attrazione, poi si innamora di lui.
I due ci provano, ma alla fine la storia.. Per altri dettagli guardate wikipedia, o ancor meglio leggete il libro, che tanto è breve e lo si finisce in mezza giornata.
Il punto cruciale, almeno per me, è questo: cosa succede all'amore quando c'è di mezzo la realtà? Mi spiego. Quando tu vivi l'intensità sognante dell'innamoramento è tutto fantastico, quando immagini un sacco di cose su qualcuno che non hai, o su una storia appena iniziata, wow... E fin qui niente di nuovo.
Ma che succede quando vi svegliate insieme e tu hai la guancia sporca di bava e il/la partner l'alito che puzza? Che succede quando hai esaurito i tuoi look più favolosi e "quella" persona ti fa un'improvvisata mentre stai spolverando con una vecchissima canottiera grigia di snoopy e dei pantaloni della tuta viola tirati su al ginocchio? Quando tu giri per casa con i bigodini e lei con i peli sulle gambe, oppure lui con una maglietta macchiata di ketchup?
Ricordo che ne abbiamo parlato io e il Solito, una volta, e la domanda perfetta per spiegare il senso del nostro dubbio è stata: che succede se Lancillotto sposa Ginevra? Come va a finire quando la realtà si butta a peso morto sul sogno? Quando l'abitudine rischia di coprire tutto quanto? Uno stupendo teatro è un carnaio se vai dietro le quinte. Una romanticissima e focosa scena d'amore al cinema in realtà è una mezz'ora di lavoro per due ai quali non frega un cazzo l'uno dell'altra, e che sono circondati da almeno trenta persone a cui frega ancora meno. Un romanzo che ti commuove e ti entusiasma per la sua spontaneità è stato riscritto continuamente dal suo autore, per poi passare nelle mani dell'editor, del correttore di bozze, dell'art director.. Una meravigliosa e sexy ballerina può risultare sciatta e sfatta senza trucco, con le scarpe slacciate e tutta sudata.
Quindi, per prima cosa grazie a Verga che con uno dei suoi primi romanzi aveva già raggiunto il livello di vari romanzieri affermati di oggi. Non è passatismo il mio. Pur essendo io spudoratamente passatista per molte cose, actually. E' che dobbiamo sempre ricordarci gli insegnamenti della Storia per poterla usare come termine di paragone, per imparare dal passato. E sapere che ci sono stati( e ce ne sono anche oggi per fortuna) uomini e donne che hanno saputo scrivere così, e anche molto meglio una volta raggiunta la maturazione artistica, beh..saperlo ci deve far riflettere sul fatto che è umanamente possibile raggiungere l'eccellenza. E che, in alcuni ambiti, possiamo anche insistere un tantino di più a cercarla, se proprio non ce la sentiamo di pretenderla.
Secondo punto, onore al merito al giovane Verga per aver saputo analizzare in poche pagine e con estrema chiarezza un tema non così ovvio, soprattutto nell'ottica borghese del tempo (ma, è cambiata poi così tanto l'ottica dalla seconda metà dell'Ottocento a oggi?mah..).
Vi lascio col dubbio su Lancillotto e Ginevra allora. What if..?
P.S:quella nella foto è Patti Smith, tanto per fare la passatista del tutto..e direi che è una buona foto per chi vuole chiedersi, come me in questo post, cosa ci sarà mai dietro ai miti..

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