China
from the shadow she calls..
non potevo non parlare della Tori, in questa rubrichina..
Anche lei come le altre di cui ho parlato fino ad oggi poteva avere una strada segnata fin da piccolissima, una vita precotta e anche predigerita. Padre prete, anzi reverendo metodista. Madre insegnante le cui origini cherokee avevano lasciato ben poco ricordo della ricerca di libertà "tipica" dei Nativi. Bambina prodigio al piano, a cinque anni vince una borsa di studio in un prestigiosissimo conservatorio.
Ecco.
A questo punto, la virata. Mary Ellen (il soprannome Tori arriverà dopo) suona i classici quando deve, ma va di rock appena può. Led Zeppelin e Jimi Hendrix inchiodano la ribellione di Mary al piano, e la fanno risuonare.
Con gli anni della crescita ovviamente la piccola anarchica non è più tale solo musicalmente, ma lo diventa in ogni campo del suo agire, con conseguente rifiuto della sua famiglia da parte sua, e di lei da parte della sua famiglia. Un rifiuto che Tori continua a rivivere, musicalmente parlando, insieme al conflitto con un dio che, per come le aveva insegnato suo padre, non poteva certo accettare ed amare una come lei.
Seven sisters
Arriva il successo, per Tori. Ma arrivano anche uno stupro, un aborto spontaneo, l'amore tutto sommato tardi, come la gravidanza che le darà la figlia che in "Night of Hunters" canta con lei.
Sempre al limite. Nella vita e nell'arte, e lo senti nel suono degli strumenti e della voce, nel senso delle parole, nella potenza delle foto e dei video e dei concerti.
Una mia amica una volta, vedendo un live, ha detto "Fa l'amore col pianoforte". Verissimo. Ma fa anche la guerra, e la pace, col pianoforte, e ci parla, e ci piange e ride e gioca, e credo che se potesse farci la spesa, col pianoforte, farebbe pure quella.
La vita per l'arte, l'arte per la vita. La vita NELL'arte, l'arte NELLA vita.
Grande Tori. Contro tutto, dentro a tutto, sempre fino in fondo anche a prendere batoste epiche, ma a chi importano se poi ti permettono di dare questo?
Sarà un mese a postare canzoni, ragazzi. Che, davvero è il caso di dirlo, parlano per lei, di lei, con lei.
Precious things
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