giovedì 27 dicembre 2012
Ruth e Margareth
premetto che il libro non l'ho letto, perciò quello che scrivo in questo post potrebbe essere un mucchio di scemate peggio del solito. Però.
Mi chiedevo cosa dev'essere stato amarsi clandestinamente fra due donne negli anni trenta circa. Entrambe sposate, entrambe spesso lontane per i rispettivi viaggi di studio, che duravano dei mesi, entrambe sorvegliate abbastanza speciali per il loro essere donne in un mondo di uomini.
Entrambe studiano con passione la stessa materia, ma sviluppano i propri interessi in aree geografiche diverse, con ambiti di analisi diversi. Entrambe arrivano però allo stesso risultato, sia come studiose che come esseri umani, e cioé che l'antropologia deve avere una funzione umanitaria. Che lo studio dell'Umanità deve aiutarla, l'Umanità. Entrambe si impegnano in campo sociale e politico fino alla fine.
Erano davvero amanti? Erano grandi amiche? In ogni caso erano probabilmente Anime Gemelle, e spiegalo a te stessa ed agli altri cosa questo significhi..è durissima in qualsiasi tempo rendersi conto di avere di fronte la propria Anima Gemella..soprattutto se il rapporto che vi lega, in questa vita, non è quello che ci si aspetta leghi due Anime Gemelle.
Per tutta la vita, con diversa intensità a seconda di quello che la vita stessa concedeva, sono state legate, unite, in contatto. Avranno litigato per il fatto che nessuna delle due ha chiuso la propria relazione eterosessuale per stare con l'altra? O nemmeno ci hanno pensato, ed hanno accolto con gratitudine e gioia ciò che c'era, ciò che potevano? Hanno pianto attanagliate dal dubbio su cos'avrebbero potuto realizzare stando insieme come coppia, o hanno sorriso stringendosi le mani e dicendo "che meraviglia, quello che abbiamo"? Quante volte avrebbero voluto gridare ai colleghi maschi "voi non capite niente di me, voi non capite niente di noi, voi non capite niente di ciò è appena oltre un velo sottilissimo,ma lacerabile solo con l'intuito che non possedete!"..quante volte?
E quante volte, oggi, due persone che sono inequivocabilmente destinate l'una all'altra provano le stesse cose? Piangono, hanno paura, si arrabbiano con la gente che per la maggior parte non capisce, litigano, dicono basta, ma anche sorridono stringendosi le mani, e sono piene di gratitudine e di gioia tanto che solo facendo uscire le lacrime evitano di scoppiare?
Ruth e Margareth stasera mi hanno ricordato che Amore significa tante cose, che poche sono prevedibili, che alcune possono essere spiacevoli, dolorose, o spaventose. Ma che ciò che conta è ricordarsi, ogni tanto, di quanto sia comunque enorme ciò che l'Amore ha portato nelle nostre vite, nelle vite di quei pochi eletti che hanno davvero incontrato l'Anima Gemella, anche quando non è andata come credevamo, o speravamo..guarda cos'abbiamo avuto.
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RispondiEliminaUhm... pochi eletti suona inquietante. Non credi?
E se l'anima non fosse altro che uno stupido coccio di specchio che riflette la luce dell'infinito? Potrebbe allora darsi che ciò che chiamiamo Anima Gemella sia un accecante riflesso di luce altrui, e che non riguarda quel volto lì, ma è un raggio di luce venuto da molto più lontano e giunto fino a noi per consolarci. Per farci sentire meno dura la solitudine. Ecco, forse penserai che come al solito dico cose fuori dalla realtà. Be', considerando di cosa stiamo parlando mi sento quasi autorizzata... ;-)
Un abbraccio,
Lu
non lo so..perché tutto dovrebbe essere per tutti? non è così. Neanche le cose che davvero dovrebbero essere uguali per tutti, come i diritti, non lo sono. Secondo me, quando si tratta di percorsi interiori che hanno come compito Ricordare e come fine Progredire, vita per vita, verso qualcosa che ognuno chiama come crede ma io chiamo Avalon..ecco quando si tratta di questo non tutti siamo allo stesso punto nello stesso momento. Ed è giusto così, perché ognuno ha i propri tempi, ed il suo Tempo..ognuno secondo me ha un'Anima Compagna..ma non sempre la si ritrova in ogni vita, la si riconosce, si crea con lei un rapporto di un certo tipo..quante persone passano la vita intera con quel "qualcosa" che "manca"? Tantissime..e non è detto che sia un male..probabilmente non è il momento, e va bene così..l'importante, per me, è proseguire nel proprio Cammino di scavo per vivere appieno ogni vita..e no, non credo che quando si riconosce la propria Anima Compagna si possa confonderla col riflesso di qualcos'altro..per quanto quel qualcos'altro possa essere meraviglioso e riempirci la vita di gioia ed amore..è giusto goderselo, e viverlo appieno. Ma, semplicemente, non è l'Anima Gemella. Non è mica un problema. Ogni fonte di gioia vera ha un immenso valore. :)
RispondiEliminaA voler credere alle tue parole la domanda diventa: l'Anima Gemella la riconosci per la luce che le appartiene? O per la luce che riflette? Le anime sono cocci di specchio?
RispondiEliminaRovesciando il punto di vista: e se le anime fossero "vuoto di nero" che si alimenta di colori? La stessa dieta di colori identificherebbe allora due Anime Gemelle? Perdona, pensieri oziosi di una domenica grigia...