Dietro questo romanzo c'è una ragazzina che imparò a memoria il libro sulla saga di Artù che le aveva prestato il nonno, quando lei aveva sette o otto anni. Una ragazzina che marinava la scuola non per andare a cazzeggiare con gli altri che poi sarebbero finiti a lavorare all'autolavaggio. No, lei andava alla biblioteca a leggere e studiare tomi di storia delle religioni, e di mitologia, e di archeologia, e di letteratura.
Dietro c'è una donna che accettò la parte più profonda e antica e selvaggia di se' in un tempo difficile. Non che ci siano mai tempi facili, per le donne, comunque avete capito. Una donna che scelse un cammino religioso pressoché sconosciuto, perché sepolto da secoli di oscurantismo e censura.
Dietro c'è una scrittrice che, ad un certo punto della propria carriera, decise di provare a fare il salto di qualità, e di usare ed approfondire le sue conoscenze per scrivere qualcosa di davvero speciale.
Dietro e dentro una storia così ricca e complessa non ci sono solo una fantasia fervida ed un'alta qualità letteraria, ci sono anni di impegno e studio, e questo si sente, si legge, si respira.
Perché dovremmo essere ancora attratti dall'ennesima versione della saga arturiana? Perché proprio da questa versione e non da altri libri fantasy scritti negli ultimi trent'anni su quest'argomento? Perché siamo portati a credere alla storia com'è raccontata qui, mentre le altre versioni contemporanee ci sembrano, per quanto belle, delle menzogne e basta?
Tutto il lavoro di ricerca che è stato necessario alla Bradley per costruire questo e gli altri quattro libri di questa saga, è anche una grossa parte del lavoro che le è stato necessario per sostenere le proprie scelte di vita ed i propri ideali. E dopo aver scavato per spiegarsi la magia che ci pervade, ed aver trovato altra magia, ed altra ancora, ha capito e deciso di accettarla, e questo forse ha cambiato la sua vita. Perché quando sai, allora sei pronto ad accettare i Misteri che ancora non capisci o che mai capirai. A questo punto, se scrivi libri, non puoi più scrivere come prima. Non puoi fingere di essere ancora fuori dalla porta quando sei già in una delle stanze più intime della casa. Sarebbe come dire che non ricordi come si chiama il tuo migliore amico. E' una cosa impossibile. Perciò devi, devi scrivere in un modo nuovo.
Più in generale, devi esprimerti in un modo nuovo, lasciando uscire tutta la tua nuova saggezza e selvaticità.
E lei l'ha fatto.
Ne è venuta fuori una storia straordinaria, piena di tante storie straordinarie, e tutte vere. Non posso non crederci, perché ci sono delle fonti e perché sento che è così, che ovviamente i dettagli non possono essere provati e che c'è sicuramente qualcosa di inventato, ma che la storia di fondo è quella giusta, ed appartiene a tutti noi, o meglio a tutti coloro che vogliono imparare a vedere e cercare oltre le Nebbie. Mentre leggo, sono con lei, Morgana, e sono con Igraine, sono con Viviana e sì, anche con Morgause..sono anche con molti degli uomini della storia..
sono con le donne e gli uomini liberi, che sbagliano certo, e che alla fine magari sono solo stati delle pedine in mano alla Dea, o al Destino, o a quello in cui preferite credere voi. Ma sono comunque liberi, perché il loro cuore lo è,e l'animo, i sentimenti e le pulsioni anche negativi.
Sono con tutti loro, sento il loro potere, e cerco la libertà e la possibilità di esprimere quella che sono ogni minuto di ogni giorno, come fanno loro. Vorrei avere lo stesso coraggio, vorrei sentirmi abbastanza forte per rispondere come si deve a chi cerca costantemente di frenarmi e umiliarmi e criticarmi..confido che imparerò. E che quando avrò imparato a sentirmi forte e luminosa, quando saprò esprimere senza paura ciò che sento, quando percepirò che se faccio il respiro giusto divento più alta ed imponente, allora forse saprò superare la mia incapacità di comprendere da dove proviene il fastidio o il disprezzo che qualcuno prova per me, e lo saprò accettare e saprò andare oltre, perché io non sarò più colei che subisce, ma colei che si afferma, per come è.
Sono con tutti i personaggi che, come sono stati capaci, hanno lottato per tenere vivo un mondo che era diventato improvvisamente di scarsa importanza, ma che era il loro mondo. Un mondo che, in realtà, non solo non perdeva importanza, ma anzi ne acquistava, perché tutte le cose quando sono difficili e piene di ostacoli assumono un fascino, un'intensità, un valore impareggiabili.
Molti scrittori, cantanti, poeti si sono posti le stesse domande, hanno avuto dubbi simili..Benni chiede "qual è il mio nome nel buio?"; Battiato capisce com'è difficile "trovare l'alba dentro l'imbrunire"; la figlia di Mrs. Dalloway si chiede cosa, più di tutto, ha potere per risvegliarla; P.J.Gutierrez dice "io non so obbedire a nessuno, nemmeno a me stesso, e mi costa caro"; C.P.Estes dice che le grandi navi, anche se nel porto sono al sicuro, non sono state costruite per restare in porto; Trozkij dice "tutto è più difficile di quanto pensiamo"; Guccini dice che "non è senza un prezzo salato diventare grande".. La Bradley racconta gli infiniti travagli di Morgana e delle altre per trovare la giusta Via, per poi capire che la Dea si fa strada da sola..ma questo non toglie nessun valore alla Cerca.
La luce che irradia da ciascuno di noi quando lascia uscire la sua migliore essenza, quando cerca e cerca e brucia e brucia..è quella, la luce della Dea. C'è in Taliesin, in Viviana, in Artù, in Lancillotto, in Galvano, in Uther, in Raven (cara, dolce Raven, la migliore di tutte), in Igraine che anche se sta sotto la sabbia per anni non dimentica mai chi è, in Kevin, in Morgana che si sente indegna per quasi tutta la vita..
Bradley ha ridato memoria alle storie di tutti loro e di molti altri, ed è un onore leggerle e tenerle dentro di me, lasciare che sedimentino e mi aiutino a crescere, come sempre fanno le belle storie. Lo so, sembra un po' ridicolo dirlo per un libro considerato un best seller fantasy ma senza serietà..però lo dico lo stesso. Questo libro è uno di quelli che hanno cambiato la mia vita.
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Questo libro ha significato molto per me, ha segnato la mia adolescenza e mi ha portato a due scoperte importanti: la magia di essere donna (e non solo l'8 marzo) e l'inevitabilità del cambiamento in un continuo ciclo di morte e rinascita.
RispondiEliminaPersonalmente un personaggio che mi è rimasto molto impresso è Nimue, travolta dalle conseguenze di un destino più grande di lei.
Per quanto riguarda quello che hai scritto tu mi viene in mente una frase che ho letto proprio ieri: "Le scelte si fanno in pochi secondi, il resto del tempo lo si passa a pagarle"
PS: chi cerca costantemente di frenarti e umiliarti e criticarti, permettimi il francesismo, non ha capito un cazzo!!!
Nimue è inquietante e fa una pena infinita, perché si propone per prima per compiere qualcosa della cui enormità non si rende conto..è un po' l'emblema della donna ingenua che ci prova, a fare quello che le viene proposto, ma viene sommersa..
RispondiEliminagrazie perché tu e gli altri leggete questi miei papiri.. :)
grazie a te che li scrivi sti papiri :*
RispondiEliminaLa verità la si cerca tra rughe di un volto, tra le pieghe delle labbra, si nasconde nel profondo degli occhi.
RispondiEliminaA volte se ne ritrovano le orme nei luoghi più impensati: ad esempio in questo blog! :-)
che adorabili siete.. :)
RispondiElimina"Il libro colpisce la corda giusta in molte donne. Abbiamo la sensazione di ascoltare qualcosa che richiama il nostro passato del quale non abbiamo memoria, ma di cui non appena ci viene ricordato, percepiamo la realtà dentro alle ossa", "J.S.Bolen, a proposito di 'Le Nebbie di Avalon'.
RispondiEliminaun abbraccio dalla Zia Artemisia
grazie zia, spero che ti piaccia il mio bloggino :)
RispondiEliminaMi piace molto, ma davvero.
RispondiEliminala Zia Artemisia
grazie.. *.* *.* *.*
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