lunedì 8 agosto 2011
i vangeli gnostici
conoscevo Elaine Pagels di nome naturalmente, ed avevo letto alcuni suoi interventi in un libro in cui si analizzava la figura di Maria Maddalena.
Questo, il suo scritto più famoso, era sulla mia libreria da quasi un paio d'anni, non so perché non l'avevo preso in mano prima.
Comunque.
E' troppo interessante ragazzi...già di mio, curiosa come sono, adoro imparare cose nuove, e capire cosa c'è sotto a certe frasi, certe tecniche, certe linee di pensiero..e qui ce n'è da scavare! Alcuni tra i più grossi segreti della nostra storia sono nella storia del cristianesimo, e non posso non esserne tremendamente affascinata..
La Pagels, che insieme ad altri è stata una di quelli che hanno avuto accesso ai vangeli cosiddetti apocrifi trovati a Nag Hammadi negli anni 50 e li ha tradotti, la Pagels dicevo analizza uno per uno i pilastri che tengono in piedi la Chiesa da venti secoli: come interpretare la morte e la resurrezione di Cristo, il monoteismo, la natura maschile di Dio, il ruolo del clero, delle Scritture e delle regole della dottrina.
Capisco quante diverse idee circolavano nel periodo tra la nascita di Cristo e il secondo secolo circa, idee che per vari motivi legati comunque sempre ad una presa di potere della chiesa "ortodossa" sono state soppresse. Idee interessanti, alcune modernissime ed estremamente più convincenti di quelle ufficiali, se posso dirlo. (e anche se non posso, ormai l'ho detto).
Eppure queste idee non sono durate nel tempo, anche se erano buone o magari anche migliori di quelle ufficiali. Perché il cristianesimo "ortodosso" è così vincente? Quale enorme e complessa macchina politica e sociale è stata fatta funzionare in modo che le regole e le affermazioni del clero sembrassero derivate solo dalla parola di Cristo e dall'illuminazione divina?
Come tutti i saggi scritti da storici seri, questo libro non si aspetta certo di trovare verità assolute, e nemmeno prende posizione in favore dello gnosticismo o dell'ortodossia. Semplicemente racconta quello che è uscito, e sta uscendo, da una scoperta straordinaria come quella di Nag Hammadi.
E ti poni delle domande, per fortuna direi. E come spesso accade non è affatto detto che troverai risposte, ma forse non è nemmeno così fondamentale trovarle. Le domande sono la parte importante.
Perché se non arrivi a portele, beh, chiudi pure il libro e accendi il TG4.
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Ciao, sono Luca.
RispondiEliminaDa bambino ho vissuto un'esperienza NDE (Near Death Experience). Non ha significato quasi niente, nessuna illuminazione o roba del genere. Una cosa però l'ho capita: è giusto diffidare delle risposte, non delle domande.
Come scrivi tu, sono loro la parte importante!