lunedì 10 marzo 2014

le prove di Hansel e Gretel

Il percorso dei bambini nell’oscura foresta è finito, ma la loro avventura è tutt’altro che al termine.
Dopo aver mangiato i due fratelli dormono in due lettini puliti, morbidi e caldi. Il sonno, altro passaggio attraverso l’oscurità, porta i bambini ad un risveglio in una situazione ben diversa da quella che avevano lasciato la sera prima. La vecchia ha assunto il ruolo di sciamana che le è proprio.
Finché rimaniamo nella Coscienza, spontaneamente creiamo dicotomie: la stessa Grande Madre viene vista come scissa in due, una parte benevola e positiva, spesso identificata nelle fiabe con il personaggio della fata buona, ed una parte crudele e distruttrice, spesso impersonificata dalla strega cattiva e divoratrice. Lei è la custode di un Regno sconosciuto.. il Regno dell’Inconscio, il Regno della Morte.. entrando nell’Inconscio, col tempo di apprende e si comprende che la Madre è Una, che ciascuno di noi è Uno, che la Vita e la Morte sono Uno, e che sono entrambe dentro di noi, come lo sono aggressività e dolcezza, razionalità ed emotività, istinto distruttore e spinta creativa. Ma per Ricordare e Capire, nulla avviene di colpo e senza un prezzo. Ci vogliono tempo, fatica ed energie.


La prima prova per Hansel e Gretel è la separazione. Eros e Logos vengono divisi ed ognuno deve arrangiarsi e trovare in se’ stesso le risorse per riequilibrarsi. Gretel deve imparare a cavarsela da sola, senza l’assertività rassicurante quanto ingombrante della razionalità. Hansel deve imparare ad ascoltare ciò che sente, e ad affrontare da solo la paura di venire mangiato. Lei non ha più tempo per piangere perché ha vari compiti da svolgere, lui non ha più modo di tenersi impegnato in cose pratiche e deve solo diventare grasso. Se supereranno questa prova, forse sapranno trovare soluzioni creative ed integrate ai loro problemi, e cresceranno.
I pasti che i due fratelli assumono sono ben diversi. Lui viene ingozzato di pasti prelibati, quasi ad enfatizzare l’aspetto digestivo, il “riempirsi” : ancora l’interiorità, che in Hansel era sempre stata sacrificata.
Lei mangia gusci di gambero, quasi che la potessero aiutare a costruirsi quella “corazza” che le è vitale, per sopravvivere nel mondo ed essere felice : quindi una esteriorità non frivola o vuota, bensì costruita attorno ad un corpo profondo emotivamente sviluppato.
La prova del fuoco è tipica nei riti iniziatici di tutte le popolazioni. Il fuoco come elemento purificatore e ringiovanente, diventa punto di svolta nell’avventura dei bambini: dopo aver affrontato da soli le proprie debolezze, dopo aver superato le quattro settimane che sono state necessarie alla sciamana per portare a termine il rituale del pasto, essi si trovano di fronte al male assoluto: la strega vuole arrostirli e mangiarli. Ora però i fratelli sanno riconoscere che il male è dentro di loro, e che sta a loro comprenderlo, assimilarlo, accettare che le forze in gioco li hanno trasformati ed usare nel modo migliore la propria energia. Essi usano dunque l’energia del fuoco, e diventano i carnefici: proprio la piagnucolona Gretel trova la forza, l’efferatezza e la furia per buttare la vecchia nel forno. Bruciare la strega significa dissolvere la parte “cattiva” assunta dal ruolo materno (prima la madre che li caccia di casa e poi la nonna che li tortura), quella che aveva spinto i bambini a differenziarsi dai propri genitori e l’uno dall’altro. Una volta che i fratelli sono diventati individui, il ruolo della strega non ha più ragione di esistere, il suo compito è concluso e lei può tornare nel Divino Fuoco da cui proviene.
Finalmente Hansel e Gretel hanno acquistato i ruoli che contraddistinguono il Femminino ed il Maschile: è Gretel colei che salva la situazione. Non solo non è più succube del maschile, bensì lo accoglie e lo fa proprio (perché suo è sempre stato) imparando a gestire gli aspetti pratici della vita. Inoltre, assorbe in se’ la furba malizia della Vecchia Strega, e la sfrutta a suo favore buttandola nel fuoco a tradimento. Diventa Dea: Vergine, Madre, Vecchia, Divina e perfetta Ermafrodita. Hansel assume il ruolo, importantissimo, che gli è consono, ovvero quello di Paredro, il quale con la propria energia permette alla Dea di esprimersi in pienezza e sicurezza.

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