Vassilissa accetta la Maga, accetta di servire l’irrazionale, che di fatto la tratta con più giustizia di come la trattavano coloro che avrebbero dovuto amarla (la matrigna e le sorellastre) ma che in realtà sfruttavano la sua debolezza. Non che la strega la tratti con tenerezza. Solo con equità.
Baba Jaga non vuole i deboli. Se li mangia. E’ bene ricordarlo. Non è la Paura da deboli quella che è dovuta a Baba Jaga. Le è dovuta la Sacra paura dell’Ignoto, la paura di coloro i quali tremano, ma non si paralizzano. Chi è paralizzato, o addormentato, da quella paura da omuncoli, non riesce a muoversi per portare a termine il lavoro che Lei assegna, e quindi è destinato a perire.
La paura della Realtà fa sghignazzare Baba Jaga. Se temi la realtà quotidiana, come sopporterai la visione di Lei? Come farà a non venirti da vomitare quando la sua casa ballerà con te dentro? Come farai a fare tutto ciò che Lei ti chiede, se avrai così tanto timore della Realtà da non arrivare neanche a capire che esiste un intuito da ascoltare per rendere tutto più veloce? Se a malapena cammini, a causa della tua impaurita lentezza, come potrà lei, magari un giorno, portarti a volare sul suo mortaio?
Baba Jaga, la Donna Selvaggia, entra nella realtà di tutte noi. Più o meno consciamente, avvertiamo i suoi messaggi. Un sogno di un certo tipo, spesso macabro. Digrignare i denti mentre si dorme. Un incontro che smuove qualcosa di strano senza quasi sapere come quella persona si chiama, un incontro che spesso spaventa e che mai ci fa sentire rilassati.
Non esiste un “momento giusto” con lei. Spesso molti di noi temono la Realtà, e chiamano questa fifa “non sentirsi pronti”. Anche di questo Lei ride sguaiata. Se la Vita ti ha messo davanti qualcosa adesso, allora quella cosa è di adesso. Se Baba Jaga ti ha dato del lavoro da fare, devi farlo o la pagherai. Non è che puoi farla tanto aspettare. Spesso la vita ci mette davanti prove difficili, altre volte possibilità di essere felici. Essere spiazzati può capitare. Ma starsene immobili adducendo motivi quali “non è un buon momento”, non aiuta, e soprattutto non fa mica sopraggiungere quel tanto agognato momento. Se quello che ci sta capitando è un dispiacere, e non lo affrontiamo, quello presto o tardi ci arriverà comunque addosso, e forse ci sommergerà. Se quello che ci sta capitando è una possibilità di essere felici, non afferrarla la farà svanire, e renderà noi degli idioti. Non arriveremo da Baba Jaga, o lei non ci vorrà. Non avremo il Fuoco, e la nostra Casa sarà ancora più buia e fredda. Non potremo cucinare per nutrire il nostro intuito e la nostra personalità.
Vivere nella Realtà con coraggio, respirare stare in piedi parlare in modo integrato e vero, prendere quello che la Vita ci offre tenendo bene a mente che la Certezza non è fatta per noi mortali, ma che siamo destinati al dubbio, che è un'altra parola per dire Possibilità, Opportunità.. fidandoci del nostro intuito e rimanendo integre nella nostra vita, allora raggiungeremo la Selvaggia e saremo abbastanza solide e sagge per fare ciò che chiede, come lo chiede. Lei ci preparerà. Ci insegnerà a vivere ad un altro livello. Ci darà il Fuoco.
E noi splenderemo, bellissime roventi luminose e terribili.
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