venerdì 17 dicembre 2010

salomé



embé, che ti vuoi dimenticare di leggere Oscar Wilde?!
Questa è una tragedia, è scritta per il teatro, e sinceramente secondo me non potrebbe esserci altro modo per raccontare una storia così, sessuale truculenta e crudele. Tutto è dialogo, con un po' di scena. Niente analisi psicologica, o meglio l'analisi devi fartela da te, mentre leggi, perché ovviamente non è che gli attori sul palco si possono mettere a spiegarti come si sente il loro personaggio, e quindi nemmeno sul testo lo trovi questo. Però è proprio lì il bello, che rende le opere teatrali, almeno quelle scritte bene, magiche. Il bello, dicevo, è che non puoi non sentirti coinvolto, quasi lì presente, perché lo scrittore ha fatto in modo che non sembri esserci niente di "cerebrale", tutto è visualizzabile, tutto quel che c'è scritto lo puoi vedere su un palco o comunque facilmente immaginare. Poi, naturalmente, c'è una serie di significati sotterranei, tutti da pensare. Ma anche se non avessi voglia di pensare, l'opera ti cattura comunque, con la potenza che c'è in ogni parola, nel gioco delle ripetizioni, nel ritmo del dialogo. Il teatro è forse la più diretta imitazione della vita reale che si possa fare in letteratura, perciò non poteva non piacermi.
E questa storia in particolare è accesa, sanguinosa, intensa, incalzante, drammatica, muscolare e coinvolgente, anche senza andare per forza a cercare i significati profondi come dicevo. Tutta immagine, colore, sensualità non solo come erotismo ma anche come qualcosa che è legato a doppio filo con i sensi. Naturalmente, è anche una bellissima messa in scena di sentimenti quali il risentimento, la perdita di controllo, la vendetta, la paura. Naturalmente, è anche una straordinaria dimostrazione di come i segni, la simbologia, possano cambiare il comportamento di qualcuno. E molto altro che io non ho capito, o che non sto a cercare di dire ma che dentro di me è rimasto.
Dunque questo diventa uno di quei miracoli di libri che puoi leggere sia quando hai voglia di riflettere intensamente, sia quando vuoi leggere qualcosa che ti colpisca subito senza tanto faticarci, sia quando vuoi leggere della buona, ottima letteratura senza dover star lì a decidere. E' uno di quei libri con cui vai sempre sul sicuro. Vitale, in ogni senso.

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