mercoledì 28 luglio 2010

il piccolo principe


la rassegna di libri continua, anche se un po' a rilento dato che sono immersa in un manuale di storia dell'arte medioevale.....
allora, questo è un altro dei pochissimi libri che ho riletto, ed il motivo è che ti viene proprio voglia di rileggerlo ogni tanto, e non sempre si può resistere. Profondo, intimo, semplice nell'esprimere concetti che molti filosofi hanno tentato di spiegare con migliaia di parole complicatissime.
La storia la sanno tutti, e in ogni caso non è mia abitudine riassumere i romanzi. Quello di cui vorrei scrivere è l'impatto che queste poche pagine hanno su chi le legge. Ho scritto che mi piacciono le storie complesse e contorte, piene di personaggi e di casino, ma questo non vale per il linguaggio. Mi piace la proprietà di linguaggio e mi piace che quando qualcuno parla, e soprattutto scrive, sia in grado di esprimersi come si deve. Ma trovo meravigliosa la semplicità. La chiarezza. Proprio perché niente è più complicato ed impegnativo che essere semplici e chiari. Quando tu leggi qualcosa e ti accorgi che hai appena assistito al piccolo miracolo di un concetto difficile espresso in modo comprensibile, forte e chiaro. Che non vuol dire superficiale, vuol solo dire che chi comunica è interessato a farsi capire da chi riceve il messaggio. Scrive e parla per gli altri e non solo per se' stesso o per pochi eletti. Dritto al punto. Ecco, quando ti trovi davanti a questo, ed esclami una cosa tipo "certo, è proprio così!", allora non è fantastico?!Per me lo è.
Secondo, in queste pagine tutto è così pieno di magia che non puoi non crederci. Forse proprio perché la scrittura è semplice, non ci sono tentativi contorti di spiegare l'inspiegabile, di chiarire il magico. E' proprio così. Non c'è altra spiegazione se non il fatto che è tutto reale e ovvio, per chi sa vederlo. E leggendo il libro, tu la riesci a vedere, la magia.A tal proposito, anche se l'ho già fatto, vi consiglio di nuovo caldamente di leggere Peter Pan, entrambi i libri. Niente è più straordinario di J.M.Barrie.
Terzo, il linguaggio semplice unito alla magia unita alla molteplicità di concetti positivi ma esaminati con lucidità e non con buonismo, regalano al lettore un perenne sorriso, dalla prima all'ultima pagina. La tenerezza è totale e contagiosa. E' una montagna d'amore questo romanzo. Grazie Antoine.
Leggetelo, consigliatelo, rileggetelo e raccontatelo ai vostri figli ed alle persone che amate. Abbracciatevi. Insomma, avete capito.

1 commento:

  1. Ho letto "Il Piccolo Principe" a 9 anni al mare ed ancora me lo ricordo...

    in bocca al lupo per storia dell'arte medioevale!

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