Inizio in modo “profano” citando Mango: “La Verità io non la so, è uno stato d’animo.” Tutto sommato questa semplice frase di una canzone pop è una buona chiave.
Biancaneve contiene la Verità dentro di se’, e la palesa essendo “semplicemente” se’ stessa. Metto fra virgolette la parola “semplicemente” perché credo che tutti possiamo vedere ogni giorno quanto essere noi stessi non sia affatto semplice. Nemmeno per Biancaneve lo è. Le riesce difficile vedere ciò che lei stessa porta. Crede a ciò che le viene fatto conoscere, ad opera dell’Ego e del Mondo. E ciò che le viene fatto conoscere, ciò che CI viene fatto conoscere, è quasi sempre fuori da noi. Vediamo lo Specchio Magico come qualcosa di bellissimo e utile. Lo vorremmo anche noi, per potergli chiedere tante cose. Crediamo che Grimilde sia scema a fare allo specchio sempre la stessa domanda. Ma, di fatto, voler sapere la Verità con aiuti estranei, non voler rischiare di scoprirla per conto nostro, non volerci guardare dentro ma aspettare il responso esterno.. cos’altro è se non aspettare sempre che qualcun altro ci dica “stai facendo bene”, “sei adatta”, “piaci a tutti”, “non aver paura”, “chi ti critica non capisce”, “sei in grado di amministrare la tua famiglia”. E queste sono solo declinazioni diverse della risposta “La più bella sei tu”.
Ma lo specchio altro non è che lo strumento di Grimilde, che essendo usurpatrice e piena di invidia, odio e paura, non può che essere completamente miope rispetto alla Verità. Non la porta dentro di se’, e non la vede dentro agli altri, almeno non autonomamente. Ha la Bambina Sacra sotto gli occhi, la vede crescere, ma è così piena di se’ stessa e delle proprie credenze che le serve lo Specchio per accorgersi che la Bambina sta diventando Bella.
Penso all’Acqua Sacra che si fa specchio ma mostra anche altro per le Sacerdotesse Avaloniane ,Elfiche , Greche.. penso a come quel rito produca la trance in chi lo pratica, ed aiuti a viaggiare dentro il tempo ed oltre il tempo, fra spazi lontani come se fossero tutti lì.. penso a come quel tipo di specchio possa rivelare cose imprevedibili, cose che non erano state chieste, cose che furono e saranno.. penso a come una pratica divinatoria come questa aiuti, in realtà, la Sacerdotessa a Ricordare.. ad uscire dalla limitata determinatezza del proprio corpo e dei propri ricordi coscienti.. per entrare talmente tanto dentro di se’ da riuscire ad essere solo Spirito Immortale..
Tutto l’opposto dello Specchio di Grimilde, insomma. Lui sta al suo posto, lei resta sempre cosciente e rigida, lui risponde alle sue domande ma non fa altro. Rimane al tempo presente, non ha volontà propria come invece sembrano avere gli specchi di Acqua Sacra. E soprattutto non permette mai a Grimilde di uscire da se’ stessa. Grimilde sa ciò che chiede, ma non Comprende. Non può perdere il proprio contenitore, perché lei è SOLO contenitore. Se uscisse da se’ stessa si disgregherebbe, morirebbe, e non saprebbe come tornare.
Biancaneve invece cambia molte volte. Erede della Sovranità, resta orfana e cambia Madre. Fuggitiva, attraversa il Bosco senza rendersene quasi conto. Arriva alla Casa nella Foresta. Muore e rinasce tre volte. Diventa Sposa Sacra. Ma la Verità la porta sempre con se’. Per questo riesce a rinascere. E’ Bianca, Rossa e Nera. Tiene in se’ tutte le fasi del percorso che ognuno di noi compie, una vita dopo l’altra. Non ha ne’ ha mai avuto bisogno di specchi. Quando non riusciva o non sapeva guardarsi dentro, prendeva la Verità da fuori, ma il suo essere Divina le ha permesso di fuggire, e di trovare chi le ha mostrato una Verità positiva. Biancaneve trova chi le mostra ciò che lei è, ossia trova i Nani ed il Paredro. Ma comunque lei lo è. Sovrana.
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