mercoledì 5 gennaio 2011
novecento
Ci voleva Baricco, per molti motivi.
Primo, perché me l'ha regalato il Solito, grazie P. E già questo è da solo un buon motivo per leggerlo subito.
Secondo, perché questo è un libro svelto da leggere e comprendere, ma che sedimenta dentro nel tempo e lentamente si fa capire.
Terzo, perché qui Baricco ha scritto con uno stile molto, come dire..irlandese. Dritto, chiaro, popolare e fresco, facile anche quando esprime contenuti profondi.
Quarto, perché è proprio bella questa storia cazzo. E' bella da leggere senza cercare significati nascosti, ma lasciando semplicemente che la sua artistica bellezza si esprima da sola, semplicemente, in te.
Quinto, perché quando uno scrive bene per me è sempre un piacere leggere, o rileggere, qualsiasi sua opera.
Sesto, perché Novecento è uno di quei personaggi che, anche quando non la pensi come lui, non puoi non amare visceralmente, perché è geniale, perché è dolce, perché ha così tanto dentro di se'..
Settimo, perché pur passando Novecento tutta la propria vita su una nave, questo non è un classico testo sul viaggio, e proprio per questo motivo mi fa riflettere su quanto il viaggio sia stato e sia un tema esplorato ed espresso in centinaia di modi in letteratura, e ciononostante non sembri mai inflazionato. Ovviamente, se lo scrittore è uno che sa scrivere.
Penso a Chatwin ed ai suoi scritti, nomadi come lui. A Sepulveda, ed ai suoi scritti nostalgici ed avventurosi di esiliato. A Omero, ovviamente, ed al suo Ulisse, che ancora oggi dopo millenni ci fa pensare al viaggio come a qualcosa che ha comunque, prima o poi, un ritorno. Ad un testo inciso su tavolette di argilla, sumero, fate voi i conti su quanto è vecchio, che si chiama "La discesa di Inanna". Inanna è dea del Cielo e della Terra. Ha tutto, è regina di tutto. Eppure, decide di scendere a vedere il regno della Morte, che è di sua sorella, e ne resta intrappolata. Non so se Inanna era semplicemente stufa di casa sua, anche se la sua casa era l'intero vasto mondo, se volesse conquistare anche gli Inferi, se era curiosa di ciò che non aveva mai visto, se voleva portare la propria esuberanza di vita anche nell'oscuro regno degli Inferi. Ma tant'è, mi viene da pensare che se Inanna avesse ascoltato Novecento..o magari se Novecento avesse preso un po' spunto da Inanna.. :) chissà se si sono ritrovati, da qualche parte.
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